La Comunità Regina Pacis Onlus è un’Associazione senza scopo di lucro, fondata dal sacerdote Don Dante Bruno nel 1985 iscritta al Registro Regionale della Regione Calabria degli Enti Ausiliari, delle Organizzazioni di Volontariato ed ONLUS di diritto, che presta la sua assistenza al servizio delle fasce sociali più deboli, interessate dal problema del disagio giovanile in generale e delle tossicodipendenze in particolare.
Breve storia giuridica – legislativa
1985: fondata dal sacerdote Don Dante Bruno;
1990: riconosciuta a livello giuridico;
1998: ottiene la denominazione di “Associazione Comunità Regina Pacis” – Onlus
1991: iscrizione all’Albo Regionale degli Enti ausiliari ed al registro delle Organizzazioni di Volontariato
L’Associazione gestisce attualmente 3Comunità Residenziali per la cura ed il recupero dalle dipendenze patologiche, situate tutte nella provincia di Cosenza:
“La Quercia” sita in Spezzano Albanese (CS) alla via Nazionale n. 12;
“Il Palazzo Ducale” sito in Torano Castello (CS) alla via Risorgimento n. 48;
“Il Casale” sito San Benedetto Ullano (CS) alla c/da Maglionzi snc;
e 2Case Famiglia per donne in difficoltà, ragazze madri:
“Villaggio Nazareth” sito in Vadue di Carolei (CS) alla via Sardegna n. 6;
“N.S. di Guadalupe” sita in San Benedetto Ullano alla Via Calvario snc.
Cardine del cammino in Comunità è l’incontro con CRISTO: l’esperienza della preghiera si scopre come attività educativa di fronte alla dispersione della vita dei giovani.
La NOSTRA risposta è riscoprire la vita vissuta in modo semplice: la scoperta della forza della PREGHIERA, il LAVORO vissuto come opportunità per la riscoperta delle proprie potenzialità e l’OBBEDIENZA come conoscenza della capacità di entrare in relazione con l’altro.
Principali Attività
Attività terapeutico-riabilitative in regime residenziale;
Prestazioni diagnostico-terapeutiche a carattere multidisciplinare per affrontare le problematiche tipiche dei soggetti con patologia correlata alle condotte d’abuso;
Prestazioni di tipo medico-sanitario;
Psicodiagnostica e valutazioni psicologiche;
Psicoterapia individuale e di gruppo;
Colloqui socio-educativi;
Gruppi di auto-aiuto per alcolisti;
Attività di risocializzazione, occupazionale, ludica;
Attività spirituali;
Sostegno alle famiglie;
Attivazione di una rete sociale attraverso il coordinamento con i servizi territoriali.
Il modello di comunità terapeutica proposto ha un approccio multimodale che agisce su più fronti integrati fra loro miranti tutti alla crescita della personalità ed al recupero del benessere psicologico e sociale. Combinando interventi specifici di contrasto alla dipendenza e, al tempo stesso, di sostegno al reinserimento socio- lavorativo, con un assetto organizzativo di tipo riabilitativo, che si fonda su criteri di democratizzazione, tolleranza, uniformità, confronto con la realtà, prospettive positive e si basano sulla relazione operatori-utente centrandosi sul recupero delle abilità personali.